Formati dai numero uno.
Ero sempre stato un ragazzo pieno di ego e non di autostima.
Spesso le persone uniscono le due cose convinti che abbiano lo stesso significato, ma non è così.
Una persona piena di ego ha un’eccessiva determinazione e arroganza, mentre l’autostima è l’amore proprio e la sicurezza in se stessi.
Ero consapevole di essere un bel ragazzo. Mi facevano tutti i complimenti per i miei occhi verdi profondi o per i lineamenti del mio viso. Non avevo mai avuto problemi ad attrarre il genere femminile dal momento che pratico il nuoto a livello agonistico e il mio corpo ne era la conferma. Eppure nonostante questo, non avevo autostima. Mi nascondevo dietro l’egoismo, ingannando chiunque. Certe volte la copertina non è il contenuto del libro.
Finito il liceo mi guardai indietro e vidi le ragazze a cui avevo spezzato il cuore per puro ego personale. Mi sentivo uno schifo, nessuna di loro lo meritava, ma io non riuscivo a fare altrimenti.
Non mi importava sul momento degli altri. Odiavo dover spiegare le mie idee se non venivano capite alla prima occasione e detestavo quando qualcuno credeva di avere idee migliori delle mie. Negli anni del liceo infatti mi capitava spesso di litigare nei lavori di gruppo se c’era qualcun altro che voleva dirigere al posto mio.
Era un comportamento sbagliato e fallimentare.
Una volta finita la scuola però era giunto il momento che mi trovassi un lavoro.
I miei genitori mi dissero che ora con la maggior età avrei dovuto cominciare a badare io alle mie spese ed ero pienamente d’accordo con la loro scelta, ma un pò meno con il modo in cui mi guardavano. Mi ripetevano di dover cambiare atteggiamento perché così nessuno mi avrebbe assunto o se l’avessero fatto non sarei durato molto.
Ricordo che dopo un colloquio di lavoro finto male tornai a casa e trovai mio padre seduto al tavolo della cucina che in fondo sapeva già come fosse andata la mia giornata.
Guardai la scena confuso, senza capire cosa facesse sveglio a quell’ora con quel libro davanti agli occhi.
Mi fece cenno di sedermi e io lo feci con tutta la rabbia accumulata per quella giornata orribile.
Mi parlò di un suo amico di nome Ray che formava i ragazzi per ottenere una mente forte e costante per andare poi in vendita. Era un lavoro particolare pensai così chiesi altre informazioni. Mi disse che se avessi iniziato non avrei più potuto tornare indietro.
Mi avrebbe dato un altra mentalità se mi fossi impegnato e che nel porto in cui mi sarei ritrovato le cose che si iniziano si portano a termine.
Ero molto incerto se accettare o meno, già infastidito dal pensiero che mio padre credesse non portassi a termine le cose. Ma sapevo di non avere la migliore delle mentalità quindi forse non mi avrebbe fatto male.
Accettai.
La settima successiva partecipai ad un corso di formazione e scrissi tutto quello che ritenevo importante, anche se mi resi conto che con tutte le domande nella mia mente io di quel campo non sapevo niente e forse mi sarebbe servito stare zitto e ascoltare chi aveva esperienza per una volta.
Conobbi molte persone che erano già esperte nel settore, ma nonostante questo continuano ad essere impazienti di apprendere cose nuove.
Alla fine cominciai a prendere una bella strada. Conobbi una ragazza ad uno di quei corsi. Era bellissima e non dimenticherò mai quando mi calmò dopo un tentativo di vendita finito male. In una delle mie crisi nervose mi disse quanto fosse normale sbagliare, perché senza gli errori saremmo sempre le stesse persone del giorno prima.
Mi insegnò anche che non dovevo agitarmi cercando sempre un modo per avere ragione, qualche volta era meglio stare in silenzio e ascoltare quello che gli altri hanno da dire. Anche se una cosa la so già se mi viene spiegata di nuovo potrei apprendere qualcosa che mi era sfuggito.
Presto io e Martina cominciammo ad uscire insieme ed oggi è la mia ragazza. Non sono molto esperto in relazioni serie, ma so che per lei sarà un uomo migliore. Ogni volta che la guardo mi fa venire voglia di essere meglio di ieri e non mi era mai capitato.
Grazie a Ray e a Martina sono finalmente riuscito a trovare la pace che cercavo da tempo con me stesso in soli tre mesi.
Ora tutte le volte che sono stato in silenzio ad ascoltare persone con esperienza stanno cominciando a fruttare i primi denari. Mi sento bene con me stesso e non mi era mai successo. So di non essere un fallimento e per questo devo ringraziare Ray per non aver mai smesso di credere in me nonostante fossi una testa calda.
Sono e sto diventando migliore perché mi sto facendo formare da persone migliori di me.
Rebe – Staff Leader di Valore
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