Formati dai numeri uno

Formati dai numeri uno, circondandoti delle persone migliori.

Fin da quand’ero piccola ero sempre stata una bambina vivace a cui piaceva correre, saltare e non stare mai ferma.

Adoravo passare il tempo con la mia famiglia e sognare un futuro ricco di belle cose, ma crescendo è arrivata l’adolescenza, un periodo di confusione, disagi e non era come avevo programmato da piccola.

Il mondo spesso non ti regala solo sorrisi, ma tanto dolore e ci sono due strada da poter scegliere: la prima consiste nel far sì che i problemi ti schiaccino e la seconda invece sta nel prendere in mano ciò che ti sta facendo affondare e risalire in superficie più forte di prima, perché solo chi soffre sarà una persona il doppio migliore di quella che era.

A otto anni credevo di essere immune ad un’adolescenza cupa, che sarebbe stato tutto come nei film adolescenziali del 2012.
Ricordo i quattordici e i quindici anni come un enorme insegnamento e crescita, ringrazio la bassa autostima che avevo perché ora mi amo.
I commenti della gente mi scivolano addosso come nulla, perché so chi sono.

Mio padre mi iscrisse verso i diciassette anni ad alcuni corsi di crescita personale, dove conobbi il gestore di tutto, un uomo davvero fantastico che mi aiutò a vedere la vita a colori.

Cominciai a frequentare dei corsi estivi gestiti da lui in persona, strinsi amicizie con persone fantastiche che avevano il mio stesso obiettivo, cioè vedere il bello della vita anche quando sembra non esserci.

Ricordo ancora quando ci fecero mettere in cerchio a tenerci le mani, confessando tutto ciò che ci aveva fatto male per trarne soluzioni insieme.

Fu la prima volta che raccontai quanto mi avesse fatto male conoscere a quattordici anni un ragazzo molto più grande di me, di quante scelte sbagliate avessi preso e di come avessi allontanato la mia famiglia e i miei amici.

Quel giorno mi resi conto di quando fossi ingenua al tempo: ora mi sentivo bene anche da sola, mente anni fa ero fortemente certa che senza quel ragazzo io non sarei stata niente.

Ero convinta che fosse l’unico a volermi anche se stare così significava eseguire tutto quello che mi diceva: anche se la richiesta fosse di non uscire di casa.

Pensavo di aver trovato l’amore della mia vita in un ragazzo sofferente, di poterlo alzare da terra e fargli vedere il bello, quando in realtà non si può salvare una persona che non vuole stare bene.

Il rischio è di finire solo per assorbire ogni suo stato d’animo negativo e rischiare di trasformarsi in ciò che hai sempre detestato.

L’amore non è dolore, ma benessere.

Oggi ho vent’anni e non ringrazierò mai abbastanza mio padre per avermi dato la possibilità di conoscere l’uomo che mi ha guidato nel mio percorso per ristabilire la mia pace interiore.

Sono fiera di essere riuscita ad avere finalmente le capacità per poter tener in mano “siamo fatti per amare ed essere amati” un corso per ristabilire la pace di ognuno, ricordando che qualunque sia il tutto aspetto o il tuo carattere, il tuo passato o il tuo presente hai diritto e ti meriti di essere amato in modo incondizionato.

Mi sono formata dal numero uno nel settore della motivazione interiore e ho capito che per crescere bisogna circondarsi di persone migliori di noi ogni giorno.

La felicità è un atteggiamento, quindi smetti di aspettare il sole, ma diventalo.

Rebe – Staff Leader di Valore

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