Vivi a compartimenti stagni se vuoi davvero realizzare i tuoi progetti.
Prima di conoscere Maria ero una normale ragazza di vent’anni che si sforzava di fare mille cose diverse durante la giornata, nonostante la stanchezza e gli orari assurdi.
Fin da piccola avevo sempre sognato di fare qualcosa di importante e dentro di me viveva la paura di vivere sprecando la vita, non apprezzando le giornate o non avendo la forza di affrontarle.
Ricordo ancora il suono della sveglia alle sei del mattino per potermi dedicare un pò di tempo, magari facendomi delle maschere rilassanti al viso o contemplando la vista dal mio balcone, dal momento che sapevo quanto sarei stata impegnata nelle ore successive.
Mi capitava spesso la sera di crollare per la stanchezza accumulata e per questo ero stata costretta a dire addio ai miei capelli lunghi, dato che la maggior parte della volte mi passava di mente di lavarli.
Alle otto dovevo essere al lavoro: stavo guidando alcuni colleghi nel raggiungimento di un obiettivo, anche se mi sentivo quasi rassegnata.
Sarebbe dovuta essere una cosa grande, ma non stava procedendo tutto per il meglio: non andava bene perché ogni giorno si andava avanti di poco.
E questo mi faceva vedere il risultato finito tra anni.
Alle nove di sera tornavo a casa e al posto di rilassarmi passavo le ore rimanenti della giornata a cercare di finire di scrivere il mio romanzo, anche se ogni volta che chiudevo il computer mi sentivo frustrata per non aver dato il massimo. Così come succedeva anche a lavoro.
Mi sentivo inutile, non abbastanza.
E sentivo che tutti i miei sogni non sarebbero stati possibili: ero stanca e con la testa piena di pensieri.
Sentivo di star sbagliando qualcosa.
Forse non ero io il problema, ma le mie azioni.
Un venerdì sera, dopo un’intensa settimana di lavoro, mi trovavo seduta al bancone di un bar in qualche strada di New York.
Faticavo a tenere gli occhi aperti e la mia mano premeva contro la mia guancia.
Mi ero incantata a guardare la credenza piena di bicchieri di vetro. Ero esausta.
Intorno a me non c’erano più clienti, non sentivo voci, ma solo l’acqua del lavandino e qualche sospiro.
“Signorina dovrebbe riposare” una voce richiamò la mia attenzione costringendomi a voltarmi per capire chi fosse. A parlare era un’anziana signora dai capelli corti e bianchi, non molto alta, che una volta incrociato il mio sguardo chiuse il rubinetto.
“Magari fosse così facile” dissi immaginandomi come sarebbe stato riuscire a realizzare tutti i miei sogni.
“Beh sa...” posò lo straccio che teneva tra le mani sul lavello “deve amare ogni giorno e viverlo come se fosse l’ultimo”.
“Ma io voglio realizzarmi” ammisi con la poca forza rimasta.
“Come quasi tutti. Ma l’unico modo che conosco per farlo è vivere a compartimenti stagni” mi rivolse un sorriso ed io rimasi confusa dalla sua risposta del tutto inaspettata.
“Che significa?”
“Quando avevo circa la tua età volevo fare mille cose, ma ero troppo stanca per portare a termine anche una sola di queste. Così ho cominciato a finire un progetto alla volta per poi seguire con il prossimo. Se ti concentri su un’unica cosa renderai il doppio ed è impossibile non farcela se ci metti impegno. Questo è vivere a compartimenti stagni”.
Quelle parole mi sembrarono da subito vincenti.
Probabilmente mi sarei dovuta concentrare solo sul progetto lavorativo senza esaurire le mie energie per scrivere la sera tardi, concedendo a me stessa poche ore di sonno.
“Come si chiama?” domandai alla donna, “Maria” mi rispose e quel nome a distanza di un anno lo sento ancora caldo nel cuore.
Ora posso dire di sentirmi finalmente una donna realizzata.
Sono riuscita in pochi mesi a terminare il progetto con i miei colleghi, un progetto che sta rendendo in un modo inaspettato all’azienda per cui lavoro. E ieri ho mandato il mio romanzo in correzione…
Ancora non posso credere che sia tutto vero: ce l’ho fatta e devo ringraziare quella donna per avermi dato una piccola spinta per mettere la mia vita in equilibrio.
Sto cominciando a capire che facendo un passo alla volta non sprechi la vita: ti dai solo la possibilità di vivere i tuoi sogni col sorriso.
Rebe – Staff Leader di Valore
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