Un servizio 5 Stelle e un prodotto di alta qualità sono alla base di ogni rapporto commerciale tra azienda e consumatore finale. Tuttavia se vogliamo contrastare la forza dei grandi colossi internazionali, bisognerà sviluppare un modello d’impresa di alta qualità: in termini di strategie relazionali, proiettati alla costruzione di un forte senso di appartenenza, tra clienti e consulenti.
Bisogna distinguere due livelli di clientela:
Il Cliente primario e il Cliente secondario
Chi è cliente primario?
Un collaboratore, un agente, un tecnico, un consulente e qualsiasi altra figura interna all’ azienda. Sono loro “i primi clienti “ felici di rappresentare il marchio e i colori aziendali. I lavoratori dell’impresa devono “comprare con entusiasmo” i valori e la filosofia aziendale. Se i clienti primari sostengono spontaneamente le scelte dell’impresa, diverranno degli amplificatori aziendali.
Prima di rivolgersi al mercato è necessario avere una giusta comunicazione interna per allineare una squadra fidata e compatta, pronta a scendere in campo per incontrare il cliente finale.
Chi è cliente secondario?
Il vero protagonista della filiera, il tanto corteggiato consumatore finale. Lui è il termometro aziendale. È fondamentale che azienda e collaboratori siano una sola cosa prima di servire “sua maestà il consumatore”. Far sentire in connessione, chi acquista con chi vende è la vera sfida dei nostri giorni, una specie di filo invisibile che lega le parti in un rapporto di profonda fiducia reciproca.
« Le persone si lasciano trasportare da esseri umani che si muovono per scopi più nobili del mero denaro »
La grande differenza tra avere un Fan sfegatato o un semplice cliente, definisce il senso di appartenenza dell’intera filiera. Impresa, collaboratori e clienti devono stare tutti dalla stessa sponda del fiume, un vero rapporto vincere-vincere, fondato su relazioni e rapporti autentici.
« La vendita se fatta con passione è un’esperienza di vita incredibile»
Leader di Valore
Ray
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