Trova alleati speciali.

Ero sempre stata una ragazza estroversa. Fin da bambina, non avevo mai avuto problemi a parlare con gli sconosciuti e, per questo, nel mio paese ero soprannominata “Sole”.

Tutti mi reputavano estremamente solare e socievole. Stavo bene con me stessa, ma forse solo perché ero una bambina.

Con l’arrivo della prima superiore le cose cambiarono.

Mi ritrovai in un ambiente a me sconosciuto e avevo un’incredibile voglia di socializzare, come ero sempre stata abituata a fare. Ci provai tante volte, sia con i miei compagni che con persone di classi più avanzate, ma sembrava che alle persone non andasse bene il mio essere estroversa.

Così a scuola restavo da sola, mentre gli anni passavano.

Era sempre la stessa storia tutti i giorni. Non vedevo l’ora di tornare nel mio paesino, dove potevo stare con la mia famiglia e i miei amici.

La mia migliore amica, in particolare, mi consolava sempre quando a scuola cominciarono a prendermi in giro. Ormai avevo diciassette anni e non riuscivo a capire come persone della mia età potessero essere così immature da prendere di mira una persona solo perché sicura di sé. Non aveva senso.

Per fortuna, non dubitai mai del mio aspetto fisico né del mio carattere; mi accettavo. Ovviamente, volevo diventare la versione migliore di me stessa, ma non lo avrei fatto per gli altri, bensì per me. Non avrei cambiato il mio modo di vestire, né il mio corpo, né il mio sorriso per loro.

Finalmente, arrivò l’ultimo giorno di scuola dopo cinque lunghi anni. Quel pomeriggio andai a pranzare con Debora, la mia migliore amica e vicina di casa. Ridemmo molto, raccontandoci tutte le sventure subite durante quei cinque anni di scuola, anche se, quando le avevo vissute, non erano state così divertenti.

Con la fine del liceo arrivò anche la maggiore età. Dovevo trovare un lavoro per cominciare a provare a mantenermi. Volevo qualcosa di stimolante. Una volta lessi una frase che mi rimase in mente: “fai quello che ami e non lavorerai un giorno della tua vita”.

Il destino mi portò tutto ciò che avevo chiesto fin da quando ero bambina.

Ricorderò per sempre quel pranzo della domenica, in cui, come al solito, la famiglia e Debora trascorrevano la giornata insieme. Andrea, il padre della mia amica, annunciò che aveva un amico che forse poteva offrirci un lavoro stimolante. Mi incuriosì subito, chiedendo ulteriori informazioni.

Ci disse che quell’uomo si chiamava Ray e che gestiva un gruppo specializzato in vendita diretta attraverso corsi di formazione. Quindi, oltre a essere una grande stimolazione per il fatto che i risultati di vendita dipendevano solo da noi, sarebbe stata anche una grande occasione di crescita personale. Questo mi interessava molto.

Così, io e Debora non ci facemmo molti problemi ad iniziare subito.

Inizialmente, fui un po’ spaventata dalle persone che potevo incontrare; non volevo che mi guardassero dall’alto in basso come era successo negli anni precedenti.

Parlai di questa mia paura a Debora, che mi confortò dicendomi che chi non apprezzava il mio potenziale non aveva il diritto di stare accanto a me, perché avrei potuto fare grandi cose. Questo mi mise subito sulla buona strada.

Quando entrai nel gruppo di vendita, non avevo aspettative riguardo alle persone che avrei trovato accanto, ma invece si rivelarono essere i migliori sostenitori del mondo. Molte volte pensavamo di non essere abbastanza brave, e loro erano lì a ricordarci il nostro valore e quanto potessimo fare la differenza. Non mi hanno mai fatto sentire un fallimento; anzi, la mia autostima è aumentata ancora di più e nessuno avrebbe potuto fermare la crescita che stava avvenendo dentro di me.

Oggi sono felice, sto lavorando su me stessa con degli alleati speciali. Non mi permettono di mollare, ma mi incoraggiano a diventare una persona migliore. Un alleato è colui che ti è fedele, che ti sostiene e che vuole vederti brillare. Chi ti spegne non dovrebbe neanche dirti che ti vuole bene.

Trova alleati speciali.

Rebe – Staff Leader di Valore

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